martedì 15 ottobre 2013

Inter, inizia l'era Thohir

L'Inter è di Thohir: dopo mesi e mesi di incontri, proclami, dichiarazioni, annunci, parziali retromarce, il magnate indonesiano è entrato il possesso del 70% delle quote dell'Internazionale football club. Ad annunciarlo il presidente della società nerazzurra Massimo Moratti. Il patron nerazzurro ha scambiato alcune battute con i cronisti nei pressi degli uffici della Saras. Come riportato anche sul sito ufficiale dell'Inter, Moratti ha dichiarato di essere "soddisfatto" per come si è conclusa la trattativa - le firme sono arrivate in mattinata - anche se "i tempi sono stati un po' lunghi". Moratti ha dichiarato che non sa se resterà presidente (una eventuale decisione in tal senso dipende solamente da Massimo Moratti) ma si è detto convinto di aver fatto una buona scelta, di lasciare "la società in buone mani". L'Inter è, quindi, da oggi ancora più "Internazionale": dopo aver avuto tantissimi giocatori di nazionalità straniera (in particolare sotto la presidenza Moratti, iniziata nel 1995), diversi allenatori stranieri (ricordiamo, tra gli altri del recente passato, Josè Mourinho, Rafa Benitez, Leonardo, Mircea Licescu, Luisito Suarez, senza dimenticare il mago Helenio Herrera della grande Inter degli anni Sessanta, quella di Angelo Moratti) ora ha un presidente straniero: la si potrà chiamare Indo - Inter (con riferimento alla nazionalità di Thohir), Tho - Inter o come vi pare, di certo per l'Internazionale football club oggi inizia una nuova era e i tifosi si augurano possa essere costellata di successi. Moratti ha ceduto l'Inter in quanto non riusciva più a sostenere la situazione finanziaria del club: di certo è stato un presidente "tifoso", che ha sempre anteposto l'amore per la sua squadra a tutto il resto. Riviviamo la storia dell'Inter di Massimo Moratti. 

25 febbraio 1995 - Massimo Moratti acquista l'Inter da Ernesto Pellegrini: il campionato 1994 - 95 si conclude con i nerazzurri al sesto posto e qualificati alla coppa UEFA. 

1995 - 96 - In panchina si alternano, nel corso della stagione, Ottavio Bianchi, Roy Hodgson e Luis Suarez, che rimpiazza momentaneamente il tecnico inglese. L'Inter viene eliminata al primo turno in coppa UEFA dal Lugano mentre in campionato chiude al settimo posto, centrando la qualificazione alla coppa UEFA dell'anno successivo.

1996 - 97 - L'Inter conclude il campionato al terzo posto mentre in coppa UEFA arriva sino in finale. Era già successo nel 1991 e nel 1994 e i nerazzurri avevano portato sempre il trofeo a casa. Purtroppo la doppia finale con lo Schalke 04 (squadra tedesca) non sorride ai nerazzurri: sconfitta in Germania per 1 a 0 e vittoria in Italia per 1 a 0, fatali i calci di rigore. Hodgson dà le dimissioni in seguito alla disfatta di San Siro e nelle ultime due giornate l'allenatore è Luciano Castellini.

1997 - 98 - E' l'anno di Ronaldo, il fenomeno Luis Nazario da Lima: in campionato il brasiliano realizza 25 reti in 32 partite, risparmiando solamente il Piacenza (al quale rifila tre goal in coppa Italia) e la Juventus. E' l'anno del famigerato fallo di Iuliano su Ronaldo, giudicato involontario dall'arbitro Ceccarini nel corso di Juventus - Inter, gara finita 1 a 0 per i bianconeri. L'Inter, allenata da Gigi Simoni, chiuderà al secondo posto in campionato (qualificandosi alla Champions league) e vincerà la coppa UEFA nella prima finale unica, in un derby italiano contro la Lazio: 0 a 3 per i nerazzurri, in rete Zamorano, Javier Zanetti e Ronaldo.

1998 - 99 - Alla corte di Moratti arriva Roberto Baggio e l'entusiasmo dei tifosi si accende maggiormente: nerazzurri in gara su tre fronti, tra i quali la coppa dei Campioni. Sarà invece un'annata disastrosa, costellata da continui infortuni (a Ronaldo e Baggio in particolare) e da prestazioni deludenti. L'Inter chiude all'ottavo posto con 46 punti, perde lo spareggio per la coppa UEFA con il Bologna e viene eliminata ai quarti di finale di Champions dal Manchester United. In panchina si alternano Gigi Simoni, Mircea Lucescu, Luciano Castellini e Roy Hodgson. A maggio del 1999 Massimo Moratti si dimette da presidente, poi ci ripensa.

1999 - 2000 - Alla guida dell'Inter arriva l'ex tecnico juventino Marcello Lippi. La stagione va meglio della precedente (era difficile fare peggio): arriva Christian Vieri, non c'è più capitan Bergomi, sarà la seconda e ultima stagione di Roberto Baggio all'Inter. I nerazzurri arrivano al quarto posto e vincono lo spareggio Champions con il Parma (3 a 1 a San Siro con due magie di Roberto Baggio) e perdono in finale la coppa Italia con la Lazio.

2000 - 01 - Lippi si dimette dopo aver perso i preliminari di Champions league, la Supercoppa italiana per 4 a 3 contro la Lazio e la prima giornata contro la Reggina. Arriva Marco Tardelli e l'Inter chiude al quinto posto, qualificandosi alla coppa UEFA.

2001 - 02 - E' il primo anno di Hector Cuper all'Inter, i nerazzurri dominano il campionato sino all'ultima giornata ma proprio il 5 maggio, contro la Lazio, primi in classifica a più uno sulla Juve e a più due sulla Roma, perdono rovinosamente per 4 a 2 contro i biancocelesti chiudendo il campionato al terzo posto. E' la peggiore disfatta dell'era Moratti, considerando che lo scudetto andrà alla Juventus.

2002 - 03 - Hector Cuper viene confermato alla guida dell'Inter: i nerazzurri arrivano secondi in campionato. In Champions league l'Inter arriva in semifinale ma si ferma contro il Milan, che poi vincerà la coppa in finale contro la Juventus ai calci di rigore. E' l'ultima eco di un dominio italiano in Europa.

2003 - 04 - Dopo poche giornate Cuper lascia il suo posto di allenatore e sulla panchina dell'Inter arriva Alberto Zaccheroni. Nel gennaio del 2004 Massimo Moratti si dimette nuovamente da presidente e ne conserva la proprietà: il nuovo presidente è Giacinto Facchetti. L'Inter arriva al quarto posto e si qualifica alla Champions League.

2004 - 05 - INIZIA L'ERA MANCINI - Sulla panchina dell'Inter arriva Roberto Mancini e qui inizia il ciclo vincente della squadra nerazzurra, che per diversi anni si scrollerà di dosso l'appellativo di "eterna perdente". In campionato l'Inter perde solamente due partite, entrambe nel girone di ritorno: il derby con il Milan per 0 a 1 e a Messina per 2 a 1. I nerazzurri chiudono al terzo posto dietro Juventus e Milan risultando, per quel campionato, la squadra con meno sconfitte. Troppi però i pareggi, che furono ben 18. I nerazzurri si qualificano alla Champions league e vengono contemporaneamente fermati, ai quarti di finale della competizione, nuovamente dal Milan. L'Inter arriva in finale di coppa Italia e nella doppia sfida con la Roma vince 0 a 2 all'Olimpico e 1 a 0 al Mezza. Per i nerazzurri è il primo trofeo dopo sette anni, il secondo dell'era Moratti, la quarta coppa Italia. Nessuno lo sa, ma è iniziato un nuovo ciclo.

2005 - 06 - Mancini viene ovviamente confermato alla guida dell'Inter. Ad agosto del 2005 i nerazzurri mettono in bacheca un altro trofeo, la Supercoppa italiana, vinta in precedenza solamente nel 1989: Juventus - Inter 0 a 1, in goal Juan Sebastian Veron. In Champions league l'Inter viene eliminata ai quarti dal Villareal: 2 a 1 all'andata a Milano per l'Inter, 1 a 0 per gli spagnoli al ritorno. In campionato l'Inter si classifica al terzo posto sempre dietro Juventus e Milan. I nerazzurri conquistano nuovamente la coppa Italia: ancora in finale contro la Roma, pareggiando 1 a 1 all'Olimpico e vincendo 3 a 1 a Milano. Quinta coppa Italia, seconda consecutiva, quarto trofeo dell'era Moratti. In seguito al ciclone Calciopoli, l'Inter si vedrà assegnare (non senza polemiche) a tavolino lo scudetto 2005 - 06: in quella stagione, per gli annali, l'Inter vince scudetto, coppa Italia e Supercoppa italiana.

2006 - 07 - Terzo anno di Mancini all'Inter, caso unico nella storia della presidenza Moratti: la stagione si apre con un nuovo trionfo, la terza Supercoppa italiana (seconda consecutiva) e sesto titolo dell'era Moratti, compreso lo scudetto scucito dalle maglie della Juventus. I nerazzurri superano 4 a 3 la Roma dopo essere stati sotto di 3 a 0. In campionato, con la Juventus in serie B e il Milan penalizzato di otto punti in seguito alle decisioni scaturite da Calciopoli, l'Inter ha un solo avversario, la Roma. Ed è proprio la Roma di Totti ad infliggere ai nerazzurri l'unica sconfitta in campionato, proprio a San Siro: 1 a 3 per i giallorossi. L'Inter alla 33° giornata conquista però, raggiungendo quota 82 punti, il suo 15° scudetto (compreso quello del 2006), secondo consecutivo e, dopo 18 anni, sul campo. L'Inter chiuderà il torneo a 97 punti, vincendo tutte le partite rimanenti. Il record di 97 punti è attualmente insuperato. E' il settimo titolo della gestione Moratti. In Champions league, però, l'Inter non riesce ad imporsi come in campionato: agli ottavi i nerazzurri pareggiano 2 a 2 a Milano contro il Valencia e non vanno oltre lo 0 a 0 in Spagna. Inter e Roma si fronteggiano, per la terza volta consecutiva, in coppa Italia. Questa volta vince la Roma, che si impone 6 a 2 all'andata all'Olimpico e la vittoria per 2 a 1 dei nerazzurri al ritorno non bastò. Ad agosto 2006 scompare Giacinto Facchetti: il presidente torna ad essere Massimo Moratti.

2007 - 08 - Quarto anno (di fila) di Mancini all'Inter: in Supercoppa italiana questa volta si impone la Roma per 1 a 0. E' la stagione del centenario e l'Inter vuole celebrarla a dovere. L'obiettivo dichiarato è la Champions league, che manca dal 1965, ossia da quando si chiamava ancora coppa dei Campioni. Purtroppo l'Inter, che a marzo del 2008 festeggia i 100 anni, incappa nel famigerato Liverpool di Rafa Benitez. La gara d'andata è proprio in Inghilterra e i nerazzurri tengono sino a pochi minuti dalla fine, per poi subire due pesantissime reti proprio allo scadere: 2 a 0. Nella gara di ritorno l'Inter parte sparata ma dopo alcune occasioni per i padroni di casa i Reds vanno a segno: 0 a 1, all'Inter servono quattro goal. Finirà con la vittoria del Liverpool e l'annuncio shock di Mancini che comunica che a fine stagione lascerà l'Inter. In campionato i nerazzurri danno vita ad un esaltante testa a testa con la Roma sino all'ultima giornata. I nerazzurri avevano fallito due match point, prima perdendo il derby contro il Milan alla terzultima giornata, poi pareggiando in casa 2 a 2 con il Siena alla penultima: Materazzi sbagliò il rigore del 3 a 2 e l'Inter sprecò la possibilità di festeggiare lo scudetto con un turno di anticipo. Trentottesima ed ultima giornata, Inter 82 punti e Roma 81: giallorossi impegnati a Catania, nerazzurri a Parma. Nei ricordi dei tifosi affiora il 5 maggio 2002: alla fine del primo tempo la Roma è avanti 0 a 1 a Catania mentre l'Inter è ferma sullo 0 a 0 a Parma. I giallorossi sono quindi virtualmente campioni d'Italia (84 a 83). Nella ripresa entra nell'Inter Zlatan Ibrahimovic: lo svedese, assente da quasi due mesi per un infortunio, sigla una doppietta e l'Inter vince 0 a 2, conquistando il sedicesimo scudetto e coronando con un successo anche l'anno del centenario. La Roma pareggia a Catania e la classifica finale dice Inter 85, Roma 82. Otto trionfi per Moratti, ma manca ancora quello più prestigioso. I giallorossi si rifanno però in coppa Italia: nella prima edizione con finale unica la Roma sconfigge l'Inter per 2 a 1.

2008 - 09 - Dopo quattro anni e sette titoli (compreso lo scudetto del 2006) Roberto Mancini viene quindi sostituito da un nuovo allenatore, Josè Mourinho. Al tecnico portoghese il compito di far fare all'Inter quel saltò di qualità per trionfare anche in coppa dei Campioni. La stagione si apre con un successo, il nono per Moratti: l'Inter, ancora una volta contro la Roma, conquista la Supercoppa italiana ai rigori dopo il 2 a 2 dei regolamentari. Decisiva la realizzazione di capitan Zanetti dopo che il capitano della Roma, Francesco Totti, aveva sprecato il match ball. In campionato l'Inter vince il suo 17° scudetto (quarto consecutivo) con due giornate d'anticipo. Dopo quattro anni, però, l'Inter non arriva in finale di coppa Italia. La stagione si chiude quindi con "due tituli" e sono dieci per Massimo Moratti, che si sta rifacendo con gli interessi dopo anni di digiuno. In Champions, però, non basta Mourinho: nerazzurri fuori agli ottavi di finale contro il Manchester United. L'Inter, tuttavia, non sfigurò nel doppio confronto con gli inglesi, pur perdendo complessivamente per 2 a 0.

2009 - 10 - E' il secondo anno di Mourinho all'Inter e si apre con una sconfitta, in Supercoppa italiana contro la Lazio: 2 a 1 per i biancocelesti. Andato via Ibrahimovic, all'Inter arrivano Samuel Eto'o, Diego Milito, Lucio, Wesley Sneijder e Thiago Motta. Dopo anni di spese pazze non ripagate dai risultati Massimo Moratti si sta rifacendo con gli interessi. Quella del 2009 - 10 è infatti ricordata come la stagione del Triplete. L'Inter vince scudetto, coppa Italia e, finalmente, la Champions league, che torna nella Milano nerazzurra dopo 45 anni. L'Inter, in campionato, deve vedersela ancora con la Roma, in un duello che va ormai avanti da cinque anni. 

TUTTO IN 44 GIORNI - Quattordicesima giornata di ritorno: l'Inter pareggia a Firenze per 2 a 2 nell'anticipo mentre la Roma, l'11 aprile, supera per 2 a 1 l'Atalanta. E' il sorpasso: Roma 68, Inter 67. Per l'Inter si apre un ciclo di fuoco: cinque sfide in campionato da vincere tutte (e potrebbero non bastare, se la Roma fa altrettanto), la semifinale di ritorno di coppa Italia a Firenze e la doppia sfida in semifinale di Champions league (dove l'Inter è approdata eliminando prima il Chelsea e dopo il Cska Mosca) contro il Barcellona campione in carica. Si comincia il 13 aprile con Fiorentina - Inter, semifinale di ritorno di coppa Italia: decide Eto'o, Inter in finale di coppa Italia, affronterà la Roma, per la quinta volta in sei edizioni. Venerdì 16 aprile, nell'anticipo della 15° di ritorno (34° giornata) l'Inter affronta la Juventus. Il primo tempo si chiude sullo 0 a 0 ma nella ripresa prima una magia di Maicon poi un goal di Eto'o regalano all'Inter il successo per 2 a 0 sui bianconeri. Un successo che vale il primato momentaneo, 70 a 68. Due giorni dopo però la Roma vince per 2 a 1 il derby, dopo che la Lazio era stata in vantaggio per 1 a 0 e aveva fallito, sull'1 a 0, un calcio di rigore: 71 a 70. Martedì 20 aprile si capisce che qualcosa sta succedendo: Inter - Barcellona, semifinale d'andata di Champions league. I catalani vanno in vantaggio con Pedro, gelando San Siro. I nerazzurri però non ci stanno e mettono sotto i marziani blaugrana: Sneijder pareggia di piatto, è 1 a 1. Nella ripresa, l'Inter mette alle corde l'avversario e segna prima con Maicon, poi con Milito: 3 a 1, San Siro viene giù, questa volta i marziani non sono i blaugrana, i marziani sono quelli dell'Inter. La festa è rovinata da Balotelli, che a fine gara getta a terra la maglia nerazzurra: è lì che si rompe definitivamente il legame tra il calciatore e l'Internazionale. E' presto per parlare di finale, ma Mourinho ha già fatto un mezzo miracolo: semifinale di Champions dopo sette anni, vittoria in rimonta contro la squadra più forte del mondo. I tifosi dell'Inter sono autorizzati a sognare, così come i loro beniamini. In campionato, alla 35° giornata, ancora buone notizie per l'Inter: il 24 aprile i nerazzurri battono l'Atalanta per 3 a 1 con reti di Milito, Mariga e Chivu e si portano in testa a 73 punti. Il giorno dopo, nel posticipo, la Roma perde 1 a 2 in casa contro la Sampdoria (doppietta di Pazzini) facendosi rimontare il vantaggio iniziale: il controsorpasso si concretizza, Inter in testa a quota 73, Roma a 71. Mancano tre giornate al termine. L'Inter va quindi in Spagna nuovamente in testa alla classifica, con una notevole iniezione di fiducia, ad affrontare la semifinale di ritorno contro il Barcellona. Nonostante il continuo inneggiare alla "remuntada" da parte dei catalani e le parole "minacciose" di Piquè ("Vi faremo rimpiangere di essere diventati calciatori") l'Inter, pur rimasta in dieci per l'espulsione di Thiago Motta, regge sullo 0 a 0 sino all'82', quando proprio Piquè mette alle spalle di Julio Cesar: il risultato tuttavia non cambierà sino alla fine e l'Inter tornerà, dopo tanti anni (38 per la precisione, sconfitta per 2 a 0 dall'Ajax) in finale della massima competizione calcistica continentale. E' festa a Milano, l'Inter può ora coltivare maggiormente il sogno di vincere la coppa che manca ormai da 45 anni. In finale i nerazzurri affronteranno il Bayern Monaco. Josè Mourinho catalizza su di sé tutta l'attenzione, riuscendo a tenere la squadra al riparo dalla pressione mediatica. Frasi come "prostituzione intellettuale", "zero tituli" e altre pronunciate nel corso del biennio riempiono le pagine dei giornali mentre l'Inter va avanti. Domenica 2 maggio 2013, Lazio - Inter 0 a 2, Parma - Roma 1 a 2: a due gare dal termine Inter 76, Roma 74. Mercoledì 5 maggio, un giorno particolare per l'Inter (vedi 2002) i nerazzurri affrontano nuovamente la Roma in finale di coppa Italia: è la quinta volta nelle ultime sei edizioni, con due successi per parte. La gara è decisa da un goal di Milito: per l'Inter è la sesta coppa Italia e per Mourinho è il "terzo titulo" in due stagioni, con la seconda ancora in corso. Domenica 9 maggio, 37° giornata di campionato: Inter - Chievo 4 a 3, Roma - Cagliari 2 a 1: come nel 2007 - 08, la sfida scudetto arriva all'ultima giornata, con i nerazzurri a quota 79, la Roma a quota 77. Domenica 16 maggio Chievo - Roma e Siena - Inter. Come nel 2008, alla fine del primo tempo la Roma è campione d'Italia: giallorossi avanti per 0 a 2 contro il Chievo. L'Inter nella ripresa passa con Milito: il risultato non cambia sino al termine, Siena - Inter 0 a 1, nerazzurri campioni d'Italia per la 18° volta (quinta consecutiva, compreso lo scudetto del 2006) e sorpasso sul Milan, che ha 17 scudetti. Per Mourinho è il "quarto titulo" in due stagioni e manca il boccone più appetitoso, la Champions league: la finale è il 22 maggio a Madrid contro il Bayern Monaco. L'Inter ha realizzato il doblete e dopo 38 anni è in finale della massima competizione continentale: è finalmente un'Inter che si impone anche a livello europeo. E il 22 maggio l'Inter supera per 0 a 2 il Bayern Monaco al Santiago Bernabeu: a segno due volte Milito, il principe. Dopo 45 anni i nerazzurri vincono la Champions league. L'Inter è la prima (e sinora unica) squadra italiana a centrare il Triplete. Per Josè Mourinho sono "cinque tituli" in due stagioni, il portoghese va via per allenare il Real Madrid: l'impresa dell'Inter riecheggia ancora oggi.

2010 - 11 - E' difficile trovare il sostituto di Josè Mourinho. Massimo Moratti si affida a Rafa Benitez, che con il Liverpool ha vinto la Champions league nel 2005. La stagione inizia con l'ennesimo trionfo per l'Inter, che conquista la quarta Supercoppa italiana (sesta finale consecutiva), quinta in tutta la sua storia. A farne le spese, ancora una volta, la Roma: Pandev e due volte Eto'o e l'Inter vince 3 a 1. La prima finale di Supercoppa europea invece per l'Inter non è fortunata: l'Atletico Madrid di Diego Forlan si impone per 2 a 0, Milito sbaglia un rigore. L'Inter non perdeva una partita ufficiale dal 28 aprile, quando fu sconfitta 1 a 0 a Barcellona passando ugualmente il turno. Questa volta la sconfitta porta via un trofeo ai nerazzurri. La stagione 2010 - 11 è costellata da continui infortuni (a differenza delle due precedenti con Mourinho) e i risultati in campionato e in Champions league sono modesti: l'Inter riesce in ogni caso a vincere il mondiale per club (la coppa Intercontinentale) battendo i sudcoreani del Seongnam per 3 a 0 (Stankovic, Zanetti e Milito) e in finale i campioni d'Africa del Mazembe per 3 a 0 (Pandev, Eto'o e Biabiany): Inter campione del mondo per la terza volta nella sua storia. Rafa Benitez, in notevole contrasto con Massimo Moratti per le scelte di mercato, va via dopo aver vinto due titoli con l'Inter: arriva Leonardo, che porta la squadra al secondo posto (arrivandosi a giocare lo scudetto con il Milan, -2 prima del derby, poi vinto dai rossoneri) e ai quarti di finale di Champions league. L'Inter negli ottavi elimina il Bayern: 0 a 1 a Milano per i tedeschi, 2 a 3 per l'Inter in Germania. Tuttavia, contro un'altra tedesca, lo Schalke 04, l'Inter sarà eliminata ai quarti: 2 a 5 a San Siro, 2 a 1 in Germania. Il 29 maggio l'Inter batte il Palermo per 3 a 1 con doppietta di Eto'o e rete di Milito e conquista la sua settima coppa Italia. E' il 16° titolo dell'era Moratti, quindicesimo in sei stagioni consecutive: ad oggi è l'ultimo trionfo dell'Inter.

2011 - 12 - All'Inter arriva Gianpiero Gasperini ma il tecnico, dopo alcuni insuccessi tra Champions league e campionato, viene esonerato. Arriva Claudio Ranieri poi Andrea Stramaccioni e l'Inter, dopo sei stagioni costellate di trionfi, non riesce a vincere alcun titolo: nerazzurri sesti e qualificati all'Europa league.

2012 - 13 - La stagione peggiore da diversi anni a questa parte: l'Inter (in panchina Stramaccioni) chiude al nono posto e non vince coppa Italia né Europa league.

2013 - 14 - A stagione in corso, con alla guida Walter Mazzarri, l'Inter passa da Moratti a Thohir.

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